PROGETTO SOLIDARIETA’ ADOZIONE A DISTANZA – PROGETTO XORLADI (GHANA)

Sono arrivati in questi giorni il video e la lettera di ringraziamento dell’Associazione Noiperloro ODV per la partecipazione e il sostegno, attuati sotto diverse forme nei vari plessi, delle classi del nostro Istituto al Progetto di solidarietà Xorladi (Ghana).

Questo progetto, dalla grande valenza educativa sul piano umano, sarà riproposto anche per il prossimo anno scolastico.

Nella lettera, l’Associazione scrive: “Oggi vi raccontiamo la storia di Nobel, un bimbo dolcissimo, con la Sindrome di Down, nato il 9 luglio 2017.
All’età di un anno i suoi genitori si sono resi conto che non riusciva a parlare né a camminare e lo hanno abbandonato. La nonna di Nobel ha quindi iniziato a prendersi cura di lui, ma si è ammalata gravemente e ha avuto bisogno di cure mediche, dovendosi allontanare e lasciandolo completamente solo. Nobel ha vissuto come ”un bambino di strada”, vagando per il villaggio senza cure adeguate e nutrendosi con gli avanzi di cibo delle altre famiglie.

La salvezza di Nobel è arrivata attraverso uno sconosciuto, che, passando per il villaggio al ritorno dal lavoro, ha compreso subito la gravità della situazione. Ha immediatamente contattato la fondazione Kekeli, un’organizzazione americana che lavora a Ho, in Ghana dal 2008 il cui obiettivo è ridurre la stigmatizzazione e garantire la piena inclusione dei gruppi emarginati, comprese le persone con disabilità intellettive, le persone con paralisi cerebrale, i lebbrosi guariti, ecc. Carrie, la fondatrice di Kekeli, ha contattato noi. Già dalla prima visita a Nobel per conoscere la sua storia, è stato chiaro che poteva trasferirsi al Xorladi Center e ricevere tutte le cure di cui aveva bisogno. Ci piace sottolineare che esiste in Ghana una rete molto efficace, sempre più operativa, che permette alle varie associazioni umanitarie di collaborare tra loro, aiutandosi a vicenda e garantendo così la salvezza agli invisibili.

Nobel si è trasferito al Centro Xorladi il 21 aprile del 2022, a 4 anni e mezzo. Non era in grado di parlare e mancava dell’autonomia nei bisogni primari. Con l’aiuto degli altri bambini e degli operatori del centro, Nobel ora comunica con segni o alcune parole, quando necessita di aiuto (per andare in bagno, quando vuole bere, etc.). Sta imparando a dire alcune parole e brevi frasi, dice “mamma”, “zia”, “cheese” (per le foto), “ciao” e conosce il nome di tutti i bambini e gli operatori. Quando gli chiedi come stai, ti risponde:
“I’m fine!” (“sto bene!”). Nobel è un bimbo dolcissimo, chiede sempre un abbraccio dicendo “anti“, che significa zia, nome con cui vengono chiamate le operatrici. Gli piace moltissimo essere preso in braccio e portato in giro sulla schiena di qualcuno. È anche un po’ birichino, ma ha un sorriso così caloroso e un modo di fare così dolce che quando alza la testa e ti guarda non ce la fai a non innamorarti!

Quando Nobel si trasferì per la prima volta al Xorladi, era abituato a non avere regole e a godere di una completa libertà; un paio di volte è uscito da solo nella boscaglia e gli operai hanno impiegato più di un’ora a a trovarlo! Ora si è completamente ben inserito nella nuova famiglia. È premuroso e attento e cerca sempre di aiutare gli altri bambini, spinge le sedie a rotelle e condivide con loro il suo cibo. È anche piuttosto testardo e quando ha fame si sdraia a terra e inizia a piangere! Ha un ottimo appetito!

Nel marzo 2024, Nobel ha iniziato ad andare all’asilo. Nobel ha stretto un’amicizia profonda con Dominic e Sela, i più piccoli della casa; insieme si divertono a giocare e a scherzare. Nel video potete vedere l’evoluzione del Centro e alcuni momenti di vita dei bambini, mentre nelle foto vi mostriamo Nobel: il suo primo giorno di scuola, gli esercizi di logopedia insieme a Sister Josephine, mentre gioca con gli altri bambini, o si fa coccolare e portare a spasso sulla schiena… Ora Nobel è un bambino felice e amato, la sua
vita si è arricchita di momenti di gioia, di calore e tenerezza. La sua nuova famiglia lo accompagna nella crescita attraverso cure amorevoli.

Come sempre concludiamo questo nostro racconto ringraziando, perché se il centro Xorladi esiste è grazie a chi lo sostiene. Se bambini come Nobel possono trovare una possibilità di rinascita, è grazie a chi crede nel lavoro della Noiperloro, e insieme a noi costruisce il loro futuro. Ancora grazie di cuore!”