La revoca arriva dopo l’esito positivo delle verifiche eseguite da Alto Garda Servizi, secondo cui i sistemi di potabilizzazione sono tornati alla perfetta funzionalità.
L’obbligo di bollire l’acqua utilizzata per tutti gli usi alimentari era stato deciso in relazione alle insistenti e forti piogge, che avevano causato la crisi funzionale delle sorgenti superficiali da cui si approvvigiona l’acquedotto, per cui le acque piovane potevano entrare in contatto con le acque di sorgente, con l’impossibilità di ovviare al problema.
Inoltre, le intense perturbazioni avevano comportato un intorbidimento delle sorgenti dovuto al materiale terroso disciolto nell’acqua, la cui qualità poteva risultare non idonea all’uso potabile.
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